Il termine “suiseki” significa letteralmente “pietra in acqua” (sui=acqua – seki=pietra) e si può riferire ad un intero paesaggio o un elemento isolato all’interno di una scena che ha il potere di evocare qualcosa di naturale, come ad esempio: una cascata, una pozza d’acqua, una roccia costiera, un’isola, fino ad una vasta catena montuosa che si estende fin dove gli occhi possono vedere.
Sono inoltre assimilate ai suiseki le pietre che rappresentano fatiscenti capanne di montagna, barche, ponti o archi naturali, figure di divinità come Buddha o Kannon, oppure le pietre disegnate.
Le sensazioni e i sentimenti evocati contemplando queste pietre sono limitati solo dalla fantasia dell’osservatore.
I suiseki e i bonsai sono stati pensati in Giappone, come le ruote di una bicicletta che si completano e sostengono l’un l’altra, e non c’è dubbio che lo studio di uno migliorerà l’apprezzamento dell’altro.
Nel caso di suiseki, tuttavia, sia in una pietra paesaggio, in una pietra figura, o pietra disegnata, l’osservatore potrà percepire la poesia e la bellezza della natura.